ALI O PINNE ?

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Ali

Il Pinguino di Humboldt (Spheniscus humboldti, Franz Meyen 1834) è diffuso principalmente lungo la costa peruviana e Cilena dell’oceano Pacifico.
La loro capacità di volare, come quella di tutte le altre specie di pinguini esistenti, risale a milioni di anni fa, ed è andata persa nel corso degli anni secondo un processo evolutivo e adattativo. Attraverso il recente articolo “High flight costs, but low dive costs, in auks support the biomechanical hypothesis for flightlessness in penguins” pubblicato dal Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America (Pnas), alcuni ricercatori hanno spiegato il perché dell’inabilità al volo dei pinguini. Confrontando i costi energetici del volo in cielo di due differenti specie di uccelli marini che ancora sono in grado di spostarsi in aria, gli scienziati hanno scoperto che essi sono molto più alti rispetto a quelli di un vertebrato, vale a dire che le loro ali, progettate anche per le immersioni, comportano alti consumi energetici nell’elevazione fuori dall’acqua. E’ dunque per questo che, nel corso della loro evoluzione naturale, i pinguini hanno migliorato il loro corpo in funzione dell’ambiente circostante, ma soprattutto delle attività ad esso correlate, sviluppando quindi maggiori abilità nel nuoto a discapito della capacità di volare. Sebbene infatti il rischio di essere cacciati dai predatori sia maggiore in mare, la quantità di cibo reperibile sott’acqua è alta ed è quindi necessario che le ali siano il più possibile adatte a questa esigenza. Grazie alla sua specializzazione nel nuoto, il pinguino è in grado di spingersi in profondità con estrema facilità, raggiungendo velocità sostenute.
 
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