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L’orso polare o bianco (Ursus maritimus, Phipps 1774), grande mammifero carnivoro appartenente alla famiglia Ursidae, sicuramente sembra bianco, ma come dice il vecchio proverbio, l’apparenza inganna. I peli esterni dell’orso sono in realtà trasparenti, e il suo sottopelo fine è davvero incolore.
Allora perché gli orsi polari sembrano bianchi? Perché ogni pelo esterno dell’orso, completamente sprovvisto di pigmento, è fornito al suo interno di una tasca vuota d’aria. E quando la luce solare colpisce queste tasche vuote d’aria, esse riflettono la luce invece di assorbirla. E quando l’occhio umano guarda il mantello, esso appare bianco anche se in realtà è color crema.
Questi due strati del manto costituiscono un eccellente apparato che permette agli orsi polari di trattenere meglio il calore mantenendo una temperatura corporea di circa 37°C. I raggi del sole attraversano la pelliccia e raggiungono la pelle, dalla quale sono assorbiti proprio grazie alla colorazione nera. Sembra strano e pochi sanno che l’epidermide dell’orso bianco è completamente nera.
Negli orsi polari la funzione isolante (da temperature che possono superare i 60 gradi sottozero) è svolta anche dallo strato di grasso sottocutaneo che raggiunge lo spessore di circa dieci centimetri. Diversamente da altri mammiferi dell’Artide, l’orso polare non cambia in estate il colore in uno più scuro.