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Ibis scarlatto o Ibis rosso (Eudocimus ruber, Linnaeus 1758)
Come accade per i fenicotteri, il colore rosso brillante delle piume proviene da un carotene, cantaxantina, presente in alcuni tipi di funghi, alghe clorofitas, batteri, pesci e crostacei di cui si nutrono (gambero rosso). In cattività, per mancanza di consumo regolare di crostacei, il suo piumaggio tende a perdere la lucentezza ed a diventare più pallido; per mantenere vivo il colore della livrea, vengono aggiunti integratori alla dieta per compensare questa carenza.
Le coppie di ibis rosso si formano all’inizio della primavera e rimangono unite per almeno una stagione. Capita però che la scelta non sia quella giusta, e in questo caso il maschio, lasciata la prima compagna, mostra lo stesso ardore nel conquistarne una seconda, esibendosi in una serie di figure nuziali. Scuote la testa dall’alto in basso, allunga il collo battendo il becco in un va e vieni nervoso ad ali aperte. Nell’acqua il battere è accompagnato da un’immersione ripetuta che ricorda l’atteggiamento del giovane quando chiede il cibo. Quindi il maschio porge in dono alla femmina qualche ramoscello e l’offerta significa che il momento dell’accoppiamento è vicino. Prima però sarà lui a cercare il materiale per il nido, costruito poi dalla compagna sui rami, di solito ad un’altezza variabile da 1 a 7 metri.