UNA SPECIE IN PERICOLO, UN BOSCO IN PERICOLO

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bosco

 

Lo scoiattolo comune o scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris, Linnaeus 1758)

Una delle maggiori minacce alla biodiversità è la diffusione di specie alloctone (specie trasportata al di fuori della sua capacità di distribuzione per l’azione diretta o indiretta dell’uomo): animali e piante introdotti in nuovi ambienti dove spesso alterano la biodiversità locale, arrivando anche a soppiantare specie native presenti da sempre nell’area.

Oggi lo scoiattolo comune europeo, conosciuto ai più come scoiattolo rosso, la nostra specie nativa, si sta estinguendo in Gran Bretagna e Irlanda, a causa dell’introduzione da parte dell’uomo, dello scoiattolo grigio americano (Sciurus carolinensis, Gmelin 1788). Lo scoiattolo grigio è presente anche in Italia e, in assenza di un intervento, anche nel nostro paese lo scoiattolo rosso andrà incontro a estinzione. Lo stesso problema si presenterà poi in paesi confinanti con l’Italia, come Francia e Svizzera.

Gli scoiattoli non solo usano il bosco per vivere e alimentarsi, ma anche aiutano il bosco nei suoi processi di rinnovamento. Negli anni di forte produzione di semi, in particolare di quelle specie che gli scoiattoli amano (nocciolo, faggio, castagno, pino cembro, pino silvestre), gli scoiattoli immagazzinano parte dei semi raccolti.

Lo scoiattolo prende con la bocca una nocciola caduta al suolo, scava una piccola buca di 3-6 cm di profondità con le zampe anteriori, vi colloca la nocciola con l’aiuto del muso e ricopre il tutto con la terra. Questo comportamento è detto di “caching” o “hoarding”. In autunno, quando le nocciole o i coni delle conifere sono maturi, gli scoiattoli possono passare anche un’ora a nascondere gruppi di 1-5 semi ricchi di energia in buche scavate nel terreno. Molti dei semi nascosti saranno recuperati dagli animali in inverno e primavera, ma una parte sarà dimenticata. I semi lasciati nel terreno avranno quindi la possibilità di germinare e dare origine a una nuova pianta.

Il comportamento di immagazzinamento (caching behaviour) dei semi da parte dello scoiattolo è molto importante per il rinnovamento di molte specie arboree, in particolare per piante che producono semi pesanti che hanno poche possibilità di germinare quando cadono vicino alla pianta madre. In questo caso gli scoiattoli, nascondendo i semi a distanza dagli alberi, ne favoriscono la germinazione. Gran parte del rinnovamento delle piante di castagne in boschi misti, ad esempio, dipende dagli scoiattoli, così come il rinnovamento del pino cembro è legato all’azione di dispersione dei semi condotta da nocciolaie e scoiattoli; gli scoiattoli aiutano anche il rinnovamento di faggio, nocciolo e, in minor misura, di querce.

Lo scoiattolo europeo mangia anche molti funghi, compresi quelli ipogei (i tartufi e specie simili). Quest’azione è molto importante perché i funghi sono essenziali per la crescita di molte piante. Tra le radici delle piante e i filamenti sotterranei dei funghi (le ife) s’instaura, infatti, una simbiosi: il fungo cede acqua e sali minerali alle piante e riceve da questa sostanze organiche elaborate. Lo scoiattolo quando mangia i funghi ne espelle le spore (la parte riproduttiva) con le feci. Queste cadute sul terreno possono germinare, dando origine a un nuovo fungo e a una nuova associazione con le piante. Scoiattoli, funghi e alberi sono quindi legati da relazioni reciproche, di tipo ecologico, molto complesse, che nel loro insieme assicurano la presenza del roditore, ma anche delle piante stesse e dei funghi.

Lo scoiattolo grigio ha una strategia di immagazzinamento dei semi e di consumo dei funghi abbastanza diversa dallo scoiattolo rosso, per questo la sostituzione della specie autoctona con la specie americana potrebbe avere effetti negativi sulla composizione e sul funzionamento dei boschi.

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