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Tra i numerosissimi luoghi comuni da sfatare c’è anche quello dell’alimentazione degli uccelli, considerata parca e frugale. «Mangia come un uccellino», si dice, generalmente, di una persona che si nutre appena. Gli uccelli, invece, sono dei gran mangiatori, che si nutrono spesso e abbondantemente, in quanto hanno un metabolismo molto accelerato che impedisce loro l’accumulo di grasso. Del resto questo costituirebbe per loro un vero pericolo: infatti il peso eccessivo impedirebbe loro di volare. Avere un corpo leggero è chiaramente indispensabile per questi esseri che trascorrono la maggior parte del loro tempo librati nell’aria.
Gli uccelli si sono adattati ai cibi più disparati: ci sono uccelli carnivori, uccelli vegetariani e uccelli con alimentazione mista. Ma anche all’interno di queste tre grandi categorie esiste un’incredibile varietà di regimi alimentari. Ci sono varie tipologie di becco, che mostrano diversi adattamenti da parte dei pennuti, avvenuti soprattutto per potersi procurare il cibo in base alle proprie abitudini alimentari. Come notò Charles Darwin durante il suo viaggio alle Galapagos, i becchi degli uccelli si sono evoluti per adattarsi agli scopi ecologici nei quali essi intercorrono. Per questo motivo, per esempio, i predatori hanno becchi ricurvi per strappare la carne delle carcasse delle loro prede, i colibrì hanno becchi lunghi ed affusolati per arrivare al nettare presente nella parte più nascosta dei fiori, mentre le spatole hanno un becco con una forma che permette di filtrare l’acqua, procurandosi cibo.