POLIPO…CON LE PATATE

POLIPO… CON LE PATATE

Nella vita avremo sicuramente mangiato, o almeno letto nel menù di molti ristoranti, questo antipasto, ma con nostra grande sorpresa una volta ordinato il piatto non ci siamo mai visti arrivare in tavola un bell’anemone bollito con tocchetti di patate aromatizzati al prezzemolo, al suo posto ci hanno sempre propinato un grosso mollusco con le sue ventose in vista. Allora perché nel menù c’era scritto “polipo” e non “polpo”?. Purtroppo si tratta di un errore comune, ed i due termini vengono comunemente scambiati per indicare sempre lo stesso mollusco cefalopode, il polpo comune (Octopus vulgaris). Persino l’enciclopedia Treccani, sotto il termine “polipo”, antepone alla definizione zoologica corretta la spiegazione della variante frequente di uso comune del termine “polpo”. Dal punto di vista zoologico si tratta di creature appartenenti a Phylum differenti con caratteristiche anatomiche molto diverse: Cnidari i primi (meduse e coralli) e Molluschi i secondi. È doveroso quindi dissipare la nebbia “cladogenica” che avvolge questi due gruppi e spiegare le caratteristiche che li separano nettamente.

CladogrammaCladogramma classificazione Cnidari e Molluschi

Cnidari

I Cnidari o Celenterati sono degli organismi molto semplici, il loro corpo può essere assimilato come forma a quello di un sacco, detto celenterion, con un’ampia cavità che funziona da intestino, che comunica con l’esterno mediante un’unica apertura, che funziona sia da bocca che da ano. Il celenterion è formato da tre pareti: quella esterna chiamata epiderma tra le cui cellule con funzione di protezione si frammezzano cellule specializzate urticanti, i cnidociti; la parete interna è costituita da cellule atte alla digestione e prende il nome di gastroderma; la parete centrale chiamata mesoglea è una massa di sostegno e contiene le fibre muscolari.
La mesoglea è costituita da una matrice gelatinosa che conferisce al corpo delle meduse la loro caratteristica trasparenza. Questa gelatina è costituita dal 95-98% di acqua, per meno dell’1% di sostanze quali zuccheri, collagene ed elastina e per il resto di sali. Proprio in questo strato si producono le sostanze utili a formare lo scheletro calcareo dei coralli.

Actinia equina Pomodoro di mare polipo con le patate

Pomodoro di mare (Actinia equina)

Nei Cnidari si hanno forme fisse, polipi, e forme libere, meduse. Il polipo rappresenta la struttura base dei Celenterati, vive molto a lungo, spesso molti anni, è asessuato e si riproduce per gemmazione. Questo tipo di riproduzione, in un certo senso, li rende degli organismi immortali riproducendo dei cloni di se stesso potenzialmente all’infinito. Ogni tanto il polipo da origine, sempre per gemmazione, a delle meduse, che sono sessuate, ossia si distinguono individui di sesso femminile e di sesso maschile. Le meduse vivono vagando trasportate dalle correnti marine per un limitato numero di mesi durante i quali si accoppiano. Alla riproduzione asessuata dei polipi si alterna quindi la riproduzione sessuata delle meduse rinnovando così il patrimonio genetico della specie. Dall’unione dello spermio di una medusa maschio e la cellula uovo di una medusa femmina si genera un nuovo individuo zigote, la planula. Questa sorta di larva si fissa al substrato dando origine ad un polipo che, giunto a maturità, darà inizio ad un nuovo ciclo vitale.

Ciclo riproduttivo CnidariCiclo vitale Cnidari

Gli Antozoi sono l’unica Classe di Cnidari ad essere priva della forma a medusa e a questo gruppo appartengono i coralli e le anemoni di mare.
Nei Cnidari si riscontrano delle primitive cellule muscolari, nervose e sensoriali eppure sono dei predatori, capaci di catturare e uccidere ugni sorta di animale marino: crostacei, molluschi, vermi e pesci anche di notevoli dimensioni. Tutto questo non sarebbe possibile senza le ingegnose cellule urticanti dell’epiderma, i cnidociti, che costituiscono una efficace (anche troppo) arma di offesa e di difesa. All’interno di queste cellule specializzate si trova un lungo filamento cavo avvolto a spirale ed immerso in un liquido irritante. Sul lato esterno della cellula si trova un ciglio (cnidociglio) che funziona da grilletto. Quando il cnidociglio viene sfiorato, il filamento contenuto nella cellula scatta all’esterno andando a conficcarsi nel corpo dell’assalitore o della preda, in questo modo il liquido velenoso penetra nella vittima paralizzandola o uccidendola. La questione affascinante è che se il ciglio viene toccato da un materiale inerte, come una roccia, lo scatto non avviene, infatti lo stimolo fisico deve essere preceduto da uno stimolo chimico, quest’ultimo è costituito dalle sostanze organiche che ogni animale, volente o nolente, rilascia in acqua. Ogni cnidocisti può essere usato solo una volta e quindi un polipo od una medusa devono rigenerarli quotidianamente. Il liquido urticante è composto da sostanze proteiche ad azione neurotossica, che possono provocare paralisi respiratoria e cardiocircolatoria. La maggior parte delle specie fortunatamente non provoca alcun danno all’uomo, ma causano soltanto leggere irritazioni cutanee. La classica medusa, che sicuramente ci è capitato di incontrare durante le nostre nuotate nel mar Mediterraneo, è la Pelagia noctiluca ed ha la caratteristica di non avere la fase polipoide, ma solo la forma medusoide pelagica. Tra le specie più pericolose va sicuramente ricordata la caravella portoghese (Physalia physalis) che con i suoi tentacoli lunghi fino a 50 metri può causare, oltre a profonde piaghe simili a frustrate, shock anafilattici. La curiosità è che la Physalia physalis in realtà non è un singolo esemplare nella fase medusoide, ma si tratta di una colonia di polipi (più correttamente in questo caso di zooidi) che formano un gruppo talmente integrato da comportarsi come un solo individuo. I suoi tentacoli però non risultano pericolosi a tutti gli animali, le tartarughe marine, ad esempio, si cibano abitualmente di questi Cnidari e sembra che alcuni polpi (!) del genere Tremoctopus, soprattutto nelle fasi giovanili più vulnerabili, trasportino con le proprie ventose alcuni tentacoli urticanti per utilizzarli come mezzo di difesa e offesa. La Chironex fleckeri, conosciuta con il nome comune di vespa di mare o medusa a scatola, è la specie che vince il primato di animale più velenoso al mondo, chi viene in contatto con i suoi tentacoli ha un’aspettativa di vita di circa 3 minuti…

Polpo comune Octopus vulgaris polipo con le patatePolpo comune (Octopus vulgaris)

Molluschi

I Cnidari, per quanto affascinanti, non possono competere con il grado di evoluzione dei Molluschi, in particolare con le capacità e lo sviluppo della Classe dei Cefalopodi, di cui fanno parte i nostri cari polpi. Per cominciare il loro sistema nervoso è straordinariamente sviluppato, tanto che il sistema di gangli è concentrato a formare un vero e proprio cervello e questo è sottolineato dal loro comportamento particolarmente attivo di predatori. Sul web ci sono numerosi video e siti dedicati alle risposte comportamentali dei polpi agli stimoli esterni ed addirittura sono messi alla prova nel risolvere test cognitivi e sfide di escapologia con risultati lodevoli.
L’apparato digerente dei Cefalopodi inizia con una bocca, prosegue con diversi organi specializzati come stomaco ed intestino e si conclude con un ano che, può sembrare banale, è un gran vantaggio. Nell’ultimo tratto di intestino, il retto, si apre lo sbocco della sacca dell’inchiostro, una sorta di ghiandola anale che secerne un liquido ricco di melanina (da qui il colore nero) espulso dall’ano ed in seguito con il getto d’acqua dall’imbuto, e serve a creare cortine di copertura che disorientano i predatori e facilitano la fuga. La bocca si apre al centro di una corona ben sviluppata di braccia tentacolari ed è provvista di un becco con forti pareti muscolari in grado di rompere il solido guscio di molluschi bivalvi o di crostacei. All’interno della bocca sono presenti diverse ghiandole salivari e alcune di queste contengono del veleno, che durante il morso viene immesso nella circolazione sanguinea delle prede. Il veleno di alcuni Ottopodi (Ordine di Cefalopodi con otto tentacoli), tra cui il nostro polpo comune (Octopus vulgaris) è neurotossico ed è pericoloso anche per l’uomo, quindi state attenti a non farvi mordere da un polpo [oltre che da un polipo…].
Ci sono molti animali in grado di mimetizzarsi, ma i Cefalopodi sono in grado di farlo più velocemente ed efficacemente degli altri. Numerose specie di Cefalopodi esibiscono cambiamenti di colore dovuti alla presenza sotto l’epidermide di diversi strati di cellule contenenti pigmenti di vario colore, dette cromatofori. Queste cellule sono collegate a sottili fasce muscolari che contraendosi e dilatandosi modificano la struttura cellulare e di conseguenza l’incidenza della luce sui pigmenti in esse contenuti. Oltre a cambiare colore sono in grado di cambiare la rugosità della pelle, simulando il substrato su cui si posano, come sabbia o rocce, diventando praticamente invisibili. Questa capacità è probabilmente nata al solo scopo di mimetizzarsi, ma nei Cefalopodi si è evoluta anche come strumento di interazione sociale, permettendo la comunicazione con i membri della propria specie o per illudere prede e predatori. I sessi sono quasi sempre separati e molte volte è presente un dimorfismo sessuale evidente come nel bellissimo Argonauta argo. Negli Ottopodi le uova, una volta fecondate, vengono liberate sul fondo marino o ancorate alle rocce, ed in alcuni casi gli adulti si prodigano in attente cure parentali. Negli argonauti le femmine, che sono molto più grandi dei maschi (15-20 cm contro i 1,5-2 cm), presentano due tentacoli modificati, appiattiti all’apice, che secernano una sostanza fino a formare una struttura calcarea simile ad una conchiglia spiralata, nella quale saranno protette le uova fino a maturazione.

Come avete potuto constatare le differenze fisiche ma soprattutto etologiche tra Cnidari e molluschi Cefalopodi sono più che evidenti. Le azioni comportamentali e di ragionamento dei polpi non possono essere minimamente paragonate ai riflessi incondizionati dei polipi, delle meduse e degli anemoni. Adesso non potrete più confondere polpo con polipo, non vi resta quindi che andare e diffondere il “verbo”. Buona conoscenza a tutti!

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